SIGNIFICATO CLINICO
Le catecolamine (adrenalina, noradrenalina e dopamina) sono sostanze che possiedono un gruppo aminico legato ad un gruppo catecolico. Sono sintetizzate dalle cellule cromaffini della midollare del surrene, dal Sistema Nervoso Centrale e dalle terminazioni nervose simpatiche a partire dalla tirosina. La loro origine comune embriologica è la cresta neurale. Gli effetti fisiologici delle catecolamine si manifestano a seconda del recettore periferico coinvolto. I recettori beta, a livello cardiaco aumentano la frequenza e la forza contrattile mentre a livello polmonare provocano broncodilatazione; quelli alfa, a livello vascolare, provocano vasocostrizione. Esse intervengono egualmente a livello di diverse strutture del sistema nervoso centrale ove giocano un ruolo estremamente importante come neuromediatori. La midollare surrenale produce minime quantità di catecolamine (secrezione basale, detta anche di riposo). Questa produzione può aumentare considerevolmente in seguito a stimoli (stress, esercizio muscolare, ipotensione, emorragie, ipossia, ipoglicemia, esposizione al freddo). Le variazioni della secrezione medullo-surrenalica dipendono soprattutto dai nervi splancnici, la cui eccitazione determina una scarica di adrenalina e in minor misura di noradrenalina. Nel sangue gli ormoni surrenalici sono trasportati ai diversi organi effettori in parte in forma libera, in parte legati alle proteine. Il metabolismo delle catecolamine (adrenalina e noradrenalina) porta alla produzione di metanefrine e acido vanilmandelico che si ritrova escreto nelle urine. Nelle urine le catecolamine si possono dosare anche nella forma originaria immodificata. Tumori del tessuto cromaffine, soprattutto il feocromocitoma, sono responsabili di incrementi significativi delle catecolamine. Aumenti possono determinarsi anche in presenza di neuroblastomi, ganglioneuromi, ganglioneuroblastomi (in particolare la dopamina).

INDICAZIONI CLINICHE
Tumori del tessuto cromaffine: Feocromocitoma, neuroblastoma, ganglioneuroblastoma, ganglioneuroma, paraganglioma.

TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue e, se richiesta, ad una raccolta delle urine delle 24 ore.

PREPARAZIONE
E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua. Per la raccolta delle urine delle 24 ore è necessario utilizzare un recipiente contenente Acido Cloridrico da utilizzare così come fornito senza lavarlo.

VALORI DI RIFERIMENTO
Plasma

Femmine:
Adrenalina < 90 ng/L Noradrenalina <700 ng/L Dopamina <87 ng/L Maschi: Adrenalina < 90 ng/L Noradrenalina <700 ng/L Dopamina <87 ng/L Urine Femmine: Adrenalina < 20 microg/24h Noradrenalina < 80 microg/24h Dopamina < 400 microg/24h Maschi: Adrenalina < 20 microg/24h Noradrenalina < 80 microg/24h Dopamina < 400 microg/24h NOTE Su plasma: fenotiazine, L-dopa. Metildopa, IMAO, nitroglicerina, ajmalina, diazossido, etanolo, ortostatismo, esercizio fisico, stress ne aumentano la concentrazione. Su urine: caffeina, etanolo, L-dopa, nitroglicerina, teofillina, fenotiazine ne aumentano la concentrazione; clonidina, prazosina, guanetidina, reserpina ne diminuiscono la concentrazione Nella diagnostica del feocromocitoma è utile associare il dosaggio delle metanefrine e dell’acido vanilmandelico, metaboliti urinari delle catecolamine. Un aumento di adrenalina può suggerire che il feocromicitoma origina dalla midollare surrenale o dall’organo di Zuckerkandl (biforcazione aortica). Un aumento della dopamina correlato ad aumenti dell’acido vanilmandelico e ac. omovanillico sono utili nella diagnosi di neuroblastoma.