SIGNIFICATO CLINICO
Gli importanti effetti clinici e sociali dell’abuso dell’alcol hanno da tempo reso necessario sostituire indagini generiche sulle condizioni del fegato e dell’emocromo con markers tossicologici più specifici. La transferrina desialata (Carboydrate-deficient Transferrin – CDT) è un marker diagnostico estremamente sensibile e specifico per dimostrare la cronica assunzione di alcool. La transferrina è una glicoproteina di trasporto del ferro formata da una singola catena polipeptidica con due catene polisaccaridiche legate all’azoto. Queste catene polisaccaridiche sono ramificate con residui di acido sialico terminale. La transferrina umana è presente in diverse isoforme con gradi diversi di sializzazione. Sembra che le isoforme siano almeno 6: penta, tetra, tri, di, mono e asialo-transferrina e in un individuo non dedito all’abuso d’alcol dovrebbe prevalere la forma tetra-sialo. In seguito al consumo eccessivo e prolungato di alcol si riscontra invece un’aumentata presenza delle forme a-sialo, mono-sialo, di-sialo.

INDICAZIONI CLINICHE
Abuso cronico di alcool, monitoraggio di pazienti in trattamento di disintossicazione.

TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.

PREPARAZIONE
E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua.

VALORI DI RIFERIMENTO
Femmine: <2.5% Maschi: <2.5% NOTE Esistono varianti genetiche di transferrina che mascherano le glicoforme desialate e impediscono la quantificazione esatta della CDT. Con la metodica in HPLC è possibile discriminarle, evitando di fornire risultati falsi positivi. I livelli sierici di CDT ritornano generalmente nella norma dopo 2-4 settimane di astinenza completa dall’alcol. Per i pazienti minori, in assenza del Padre/Madre, è necessario allegare la dichiarazione di consenso del genitore delegante unitamente alla fotocopia di un documento d’identità del delegante.