SIGNIFICATO CLINICO
Il cadmio è un metallo normalmente presente nell’ambiente e negli alimenti. In seguito ad esposizione professionale (industria galvanica, vernici, accumulatori e batterie al cadmio, ecc ) il cadmio aumenta rapidamente nel sangue, mentre nelle urine l’ incremento è più lento, conservando però i livelli raggiunti anche dopo la cessata esposizione. Pertanto, mentre la determinazione del cadmio nel sangue è un ottimo mezzo per il monitoraggio biologico dell’esposizione recente, la determinazione nelle urine da informazioni sull’accumulo del metallo nell’organismo. L’intossicazione acuta interessa l’apparato respiratorio (fino all’edema polmonare), nervoso, digestivo e renale. L’intossicazione cronica coinvolge il polmone e il rene (S. De Toni- Fanconi- Debré). Si sospetta anche teratogenicità e cancerogenicità.

INDICAZIONI CLINICHE
Esposizione professionale al cadmio.

TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue o di urina.

PREPARAZIONE
Non occorre il digiuno.

VALORI DI RIFERIMENTO
Sangue
non rilevabile

Urine
non rilevabile

NOTE
Il fumo di sigaretta aumenta la concentrazione di cadmio. Antiacidi, antibiotici, farmaci antitubercolari possono ridurre i livelli di concentrazione urinaria. Si ritiene che livelli superiori a 10 microg/l nelle urine siano indicativi di danno tubulare renale.